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mercoledì 21 marzo 2012

Mostra dell’antiquariato a Napoli

27/11/2007

La quinta edizione della mostra dell’antiquariato ha riunito a Napoli cinquanta espositori provenienti da tutta Italia e dall’estero, i quali propongono all’attenzione dei visitatori una serie di oggetti d’arte che vanno dai dipinti alle ceramiche, dai mobili alle sculture, dagli arazzi ai libri antichi, dai presepi alle maioliche.
Numerosi sono i dipinti, dal Seicento all’Ottocento, interessanti non solo per i collezionisti, ma anche per gli studiosi.
Assente Napoli nobilissima di Vincenzo Porcini la palma delle tele più belle del secolo d’oro della pittura napoletana va alla Pinacoteca che espone una battaglia di Aniello Falcone  affianco ad una scena bucolica di Andrea di Lione, oltre ad uno spettacolare Luca Giordano inedito, degno di figurare in un museo e ad una coppia di filosofi di ascendenza riberiana attribuiti a Giacinto Brandi, senza tener conto di poter acquistare una splendida natura morta di Giovan Battista Recco (fig. 1) o  un intrigante San Girolamo penitente (fig. 2) del poco conosciuto ma poderoso,  Maestro di Fontanarosa.


In periodo natalizio ed a Napoli i pastori tirano molto ed in mostra ve ne sono alcuni, rigorosamente settecenteschi, veramente fuori del comune, assemblati in gruppi presepiali di struggente fascino e di grande valore come la Natività (fig. 3) di Roberto Campobasso o la Scena di vita campestre di Franco Febbraio con figure eseguite da grandi specialisti quali Francesco Celebrano e Filippo Tagliolini. E senza spostarsi, nello stesso stand, è esposta un’Adorazione dei Magi (fig. 4), inedito capolavoro del Maestro degli annunci ai pastori nella sua poco nota fase pittoricistica dopo il 1640, un pezzo che interessa non solo raffinati e facoltosi collezionisti, ma gli stessi storici dell’arte.


Sempre di gran prestigio i pezzi di Lanfranco Donatone tra i quali spicca una coppia di grandi vasi a campana su piede con coperchio con scene mitologiche eseguite dal celebre Liborio Grue del tutto simili al prezioso esemplare conservato nel museo di San Martino.
Particolarmente accattivante il gruppo di donnine, generosamente svestite e di lusinghiere proporzioni, assemblato da Umberto Brusisca nel suo Objet du desir: si va da un olio su tela raffigurante Fanciulla nuda di Ludolf Libets, sodale e collega di Tamara de Lempitchka, ad una terracotta policroma che immortala le splendide fattezze di una nobile romana.(fig. 5) 


Ritornando ai dipinti, Salvatore Iavarone espone una interessante Adorazione dei Magi eseguita da Nicola Malinconico negli anni a cavallo tre Seicento e Settecento (fig. 6), mentre l’Ottocento è degnamente rappresentato nella galleria Vittorio Colonna da un vivace acquerello firmato di Giacinto Gigante raffigurante una Veduta di Sorrento (fig. 7).


La Blindarte prepara una grande asta che si terrà nei suoi locali di via Duilio il 9 dicembre ricca di pezzi di grande importanza, tra i quali segnaliamo un San Girolamo di Hendrick van Somer di composta severità (fig. 8) ed un Adamo ed Eva nel giardino terrestre (fig. 9), noto capolavoro della maturità di Francesco Solimena, che certamente farà accorrere collezionisti da tutta Italia con la speranza di aggiudicarselo.


E concludiamo la nostra veloce carrellata con una vera e propria chicca una Fuga da Troia (fig. 10) eseguita da un autore ancora poco noto, attivo a Napoli nei primi anni del XVII secolo, Cornelio Brusco. La tela di grande presa emotiva è offerta ad un prezzo particolarmente allettante ed è di  proprietà di uno dei tanti espositori non napoletani Stefania Carlesso di Asolo, un’affascinante signora veneta, alla quale, se ci è perdonata l’audacia, vorremmo assegnare, tra tante cose belle in mostra, la palma di antiquaria più bella d’Italia.

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