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mercoledì 21 marzo 2012

Lettera aperta alla professoressa Anna Ciriani

26/11/2007


Gentile signora,
i nostri sono tempi contrassegnati da una grande libertà di pensiero e di azione, anche se alcune regole dovrebbero ancora avere un significato, ad esempio andare per le strade vestiti e per chi ha un ruolo pubblico mantenere un decoro superiore ai comuni cittadini.
Non vogliamo, pur non essendo bacchettoni, vedere, pubblicamente esposte, le pudenda di un procuratore della Repubblica o di un generale dei carabinieri. Parimenti ci darebbe fastidio una monaca scollacciata o una sindaca versione nature.
Il ruolo dei professori è decaduto, ma non al punto da vedere senza imbarazzo una preside in topless o un accademico in tenuta adamitica.
Naturalmente per coloro che vogliono esporre le loro fattezze intime alla pubblica ammirazione esistono luoghi idonei dove esprimersi ed eventualmente farsi apprezzare.
Anche l’aspetto estetico ha una sua rilevanza non trascurabile: una donna vecchia e brutta è, a mio sommesso parere, più riprovevole di una fanciulla nel fiore della gioventù, che ci offre la vista di grazie ben esposte e di dimensioni lusinghiere.
Ho pubblicamente messo in dubbio la veridicità del tuo seno, troppo prorompente e giunonico per essere vero (naturalmente disposto a fare pubblica ammenda se  alla prova del tatto mi dimostri che mi sbaglio), ma in compenso il tuo corpo è ben tornito, acconcio ed appetibile, il tuo sorriso smagliante e da esso sprizza una gioiosa voglia di vivere e di trasgredire.
Le tue spavalde passeggiate sono la rivoluzione che preferiamo,  provocano salutari sferzate per ben pensanti e moralizzatori, ma ascolta un mio consiglio: lascia l’insegnamento a qualche supplente in trepida attesa, probabilmente racchia ed affetta da sindrome ittiopriva e lanciati a petto in fuori… a combattere i falsi difensori delle tradizioni, la tua arena è il mondo, il compito che ti è stato assegnato è stuzzicare i nostri sopiti desideri. 
Completa la tua opera ed esaudisci anche oggi il nostro desiderio quotidiano.

1 commento:

  1. Anch'io condivido in pieno:un seno così non può che essere rifatto!

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