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lunedì 19 marzo 2012

Abusi e privilegi

28/5/2007



Pochi giorni fa il Parlamento ha votato all’unanimità e senza astenuti un aumento per i parlamentari di circa 1200  euro al mese, giungendo ad uno stipendio che, tenendo conto di rimborso spese d’affitto, indennità di carica e denaro per il portaborse sfiora i ventimila euro al mese.
Stranamente la mozione è stata camuffata in modo tale da non risultare nei verbali ufficiali.
Inoltre i nostri rappresentanti godono della gratuità di: cinema, teatro, autobus, cellulare, francobolli, aerei nazionali, autostrade, piscine e palestre, treni, ricoveri in clinica, assicurazione infortuni e decesso. Pare che debbano pagare solo la frequentazione di prostitute o transessuali a secondo dei gusti.
Nel ristorante annesso al Parlamento, frequentato assiduamente anche da ex onorevoli, nel solo 1999, hanno mangiato e bevuto a nostre spese per un totale di un milione e mezzo di euro.
Se passiamo alla situazione previdenziale lo scandalo grida vendetta considerando che si riservano la pensione dopo 35 mesi, mentre obbligano i loro sudditi a sgobbare, per il momento, per 35 anni.
In aperta violazione della legge sul finanziamento ai partiti incassano oltre 100.000 euro con il rimborso delle spese elettorali.
Inconcepibili i privilegi a vita per le alte cariche, ad esempio si mormora che la signora Pivetti, nonostante oggi si occupi di ben altro, ha ancora ed avrà per tutta la vita, un ufficio, una segretaria, l’auto blu ed una scorta.
La classe politica, mentre predica risparmi, taglia spese e comprime stipendi, è costata al contribuente un miliardo e trecento milioni di euro, tenendo conto che la sola Camera ingoia 2215 euro al minuto, giorno e notte per 365 giorni all’anno. 
Ogni commento è superfluo e l’unica speranza resta un comitato di salute pubblica.

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