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lunedì 13 febbraio 2012

Musica in libertà a Rebibbia


“L’ombroso” una band da schianto

Il reparto G8 di Rebibbia costituisce il fiore all’occhiello del penitenziario per le numerose attività che vi si svolgono: da un corso di giornalismo ad un gruppo universitario, che frequenta la facoltà di Giurisprudenza, ad una sezione molto attiva di Lega Ambiente, fino ad una compagnia di attori che allestisce spettacoli teatrali.
Ma l’attività più “rumorosa” è senza dubbio quella di un gruppo musicale alla quale spesso partecipa in prima persona anche uno degli educatori: il dottor Del Curatolo, persona umanissima ed appassionata, che vuole condividere con i suoi assistiti le note e l’atmosfera di sana allegria.
Ai detenuti bastano delle botti di legno percosse veementemente con nodosi bastoni per far sentire subito il rumore cupo e fragoroso, che devasta il cuore delle foreste africane, sono sufficienti pochi strumenti a corda per percepire le emozioni di Siviglia o di Barcellona, poche note dolenti di sax per aprire squarci poderosi sulla musica di oltre oceano dell’ultimo secolo.
Essa sa esprimere in egual misura l’amore e le passioni, ma anche l’indignazione e la rabbia attraverso una fontana di suoni, ora sussurrati ora gridati, in un immenso quanto sconvolgente geyser di emozioni canore.
Nel tempo varie band si sono alternate, perché fortunatamente qualche componente torna libero, ma viene subito sostituito, perché sono in tanti coloro che vogliono associarsi alla combriccola, che viene guidata da Andrea (foto), un musicista professionista, che funge da volontario e coordina le varie iniziative in campo musicale.
I partecipanti sono Giovanni ed Emiliano alla batteria; Salvatore, che si alterna tra basso e chitarra, oltre a cantare in maniera mirabile; Francesco alle percussioni; il dottor Del Curatolo, il quale è un abile chitarrista e Paolo, cantante e valido alle tastiere in egual maniera.
Il gruppo si è esibito più volte nella Festa della Musica, una manifestazione organizzata da Lega Ambiente nell’area verde, ma il sogno è di potersi esibire nel teatro del penitenziario davanti a tutti i compagni di sventura degli altri reparti; un sogno che, grazie alla sensibilità della direzione, sono certo diverrà presto realtà.
Tra le mura di Rebibbia di recente i fratelli Taviani hanno girato un film che sarà fra poco presentato al Festival di Berlino, nel quale vi era uno spazio anche per la musica.

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