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domenica 13 novembre 2011

Vade retro ciccia


L'obesità, con il corteo di patologie accessorie, dal diabete all'arteriosclerosi, dall'ipertensione all'infarto, ha assunto da tempo in Occidente la forma di una vera e propria pandemia. Il problema, prima ancora che medico, ha assunto oramai una valenza etica e politica, tenendo conto che miliardi di uomini devono fare i conti con la fame e la carestia. All'origine della pinguedine vi sono antiche credenze religiose e momenti storici, come il Rinascimento, quando le donne opulente erano le piu' ambite, come ci tramandano tanti artisti da Giorgione a Tiziano.

Anche l'uomo primitivo era attirato dalla donna formosa, perchè é impresso nel nostro DNA e nel nostro inconscio la convinzione che parto ed allattamento saranno avvantagiati. Nello stesso tempo, nel Cristianesimo celebri eremiti praticavano il digiuno per avvicinarsi a Dio ed i mussulmani osservano da sempre il Ramadan. Anche letteratura e teatro, oltre alla pittura, hanno coniato prototipi debordanti: dal pancione di Falstaff ai grassoni di Dickens, oltre alla bonaria stazza di Babbo Natale o al ventre prominente di Buddha.

Oggi l'obeso comincia a rendersi conto anche moralmente di essere in colpa con se stesso e con la società. Mentre i governi si sono accorti degli enormi costi sanitari rappresentati da tanto lardo in giro. Bisognerà cominciare a vietare la pubblicità di alimenti ipercalorici ed a prescrivere dalle scolastiche diete rigorosamente bilanciate nelle calorie.

La medicina é in ritardo, perchè la cause dell'obesità continuano a sfuggirci, di recente una ricerca australiana ha evidenziato due ormoni: Leptina e Grelina, responsabili dei chili di troppo. Speriamo che venga ideato un antidoto, ma in attesa di farmaci miracolosi, bisogna fare perno sulla volontà ed il sacrificio.
Per chi saprà praticare queste virtu' i risultati saranno esaltanti e duraturi.

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